Un modo per regalare un pensiero telefonico alle persone rimaste sole in casa durante il lockdown della primavera 2020.
Ognuno ha una storia dentro. Ha solo bisogno di qualcuno che con l’incanto negli occhi gliela racconti.
Pablo Neruda
Accanto all’emergenza sanitaria ed economica causata dal coronavirus, cresce ogni giorno anche quella sociale e psicologica. Persone sole, isolate, spesso anziane, che trascorrono giorni e settimane completamente soli, senza mai parlare con nessuno, in una condizione che si è aggravata ulteriormente con il sopraggiungere del virus e delle conseguenti restrizioni.
Nasce da qui l’idea delle “Storie al telefono”. Insieme all’autore e narratore Carlo La Manna, collaboratore abituale del Festival della Lentezza, abbiamo messo in piedi un meccanismo molto semplice: chiunque poteva scrivere un email all’organizzazione del Festival, indicando nome e numero di telefono della persona a cui si voleva donare una storia. Si fissava un appuntamento e, all’ora convenuta, un narratore volontario avrebbe telefonato alla persona indicata e raccontato una storia a sorpresa.