Una “chiamata” per il futuro

La spinta a guardare al futuro per creare – proprio come Franco Basaglia idealizzava – una comunità accogliente, solidale, che si prende cura di tutti senza emarginare o abbandonare nessuno.  Sarà una “chiamata collettiva”, rivolta alla partecipazione attiva di tutti, l’Anteprima del Festival della Lentezza, in programma a Colorno dal 17 al 19 maggio 2024 e che culminerà nella rappresentazione di “ANGELUS NOVUS Uno spettacolo itinerante per la memoria futura di Franco Basaglia (e di tutti i Folli)” a cura della compagnia teatrale Anellodebole e di Associazione TurboLenta APS.

A cent’anni dalla nascita dello psichiatra veneto che ha promosso una rivoluzione nel campo della salute mentale in Italia e nel mondo, l’ex ospedale psichiatrico di Colorno diventa il palcoscenico di un’azione performativa itinerante per rilanciare nuove visioni future di una possibile convivenza virtuosa tra i “matti e i non matti” (all’interno di quel confine labile che è la normalità) e interrogarsi sulla relazione tra le comunità e gli spazi abbandonati.

Tutti possono prendervi parte attraverso la “Call per ANGELUS NOVUS”: una chiamata collettiva il 17 e 18 maggio che vuole coinvolgere il territorio, con la partecipazione di chiunque lo desideri, ad un laboratorio intensivo che confluirà nello spettacolo finale del 19 maggio, insieme agli attori della compagnia Anellodebole e che vedrà attori anche gli ospiti del Centro “Primo Maggio” di Colorno. Per info e iscrizioni: info.anellodebole@gmail.com; WhatsApp 3423293494.

In programma su due turni, alle 11 e alle 16 con ritrovo in via Roma 16, lo spettacolo ANGELUS NOVUS è un excursus fra passato, presente e futuro negli spazi esterni ed interni dell’ex manicomio, attraverso letture e azioni sceniche: un viaggio fra le testimonianze storiche (il passato) dei grandi rinnovatori (da Basaglia al parmigiano Mario Tommasini), di vite passate nei manicomi e della stessa storia di Colorno. I testi poetici dei grandi folli della storia o sulla follia saranno invece il filo conduttore del presente mentre il futuro porterà lettere utopiche immaginando nuovi spazi e nuovi modalità di convivenza tra le diversità.

Sempre domenica 19 maggio, al termine dello spettacolo, alle 18 verrà presentato il nuovo numero della rivista “La Falena”, a cura di Lorenzo Donati e Vincenzo Picone (edita dal Teatro Metastasio di Prato), un’occasione per un confronto allargato di esperienze dall’Emilia Romagna e non solo, sul senso del fare teatro abitando spazi e luoghi non teatrali. Il Festival della Lentezza si terrà a Parma dal 7 al 9 giugno 2024.