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Ri(e)voluzione

Che cos’è che cambia il mondo? Le conquiste quotidiane, gli impercettibili mutamenti del nostro stare dentro le cose? Oppure, di contro, la rottura degli schemi? L’affronto al potere, l’agguato all’ovvio?

Chi lo cambia, il mondo? Chi conquista l’inutile, chi anela l’ozio, i perditempo? Oppure i professionisti dell’abnegazione, i responsabili, i soldati al fronte?

E se il cambiamento avvenisse proprio lungo la faglia di questa apparente dicotomia? Se fossero il falegname e l’incendiario a mutare il corso degli eventi, fianco a fianco?

Ancora. Basta il gesto del singolo o serve, sempre e comunque, una comunità? La scoperta del secolo o l’intuizione del momento?

E infine: quanto è condivisa la voglia di cambiamento? E cosa siamo disposti a fare, pur di ottenerlo?

Evoluzione o rivoluzione. Evoluzione e rivoluzione. Forse, la risposta, è nella scelta della congiunzione.


L’illustrazione 2023

Il pugno

di Laura Moretto

Animazione di Veronica Pellegrinet

Nella proposta per l’immagine del Festival della Lentezza 2023 il pugno chiuso è generato dall’intreccio di piante, foglie, rami e tralci, elementi vegetali simbolo dell’evoluzione lenta della natura. La forma iconografica del pugno arriva in un secondo momento, dopo che l’occhio ha colto gli elementi naturali, come una consapevolezza che prende forma lentamente.

In questa nuova veste il simbolo di lotta per i diritti assume così un duplice significato: di lotta per i diritti della Terra, della Natura, del Pianeta che è la nostra casa e a cui vogliamo dare voce, e di unione iconografica dei due termini rivoluzione-evoluzione.

Rappresenta la voglia di cambiamento e la volontà di alzare insieme i pugni per ottenerlo, rappresentati questa volta da una nuova consapevolezza.

Laura Moretto

Festival della Lentezza 2023 — Ri(e)voluzione
Parma, 9-11 giugno

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