Percorsi di teatro e danza all’ombra degli alberi secolari dell’Appennino emiliano.
Con l’intento di recuperare non solo simbolicamente ma anche fisicamente il contatto con una natura che mai come oggi, tramite l’assenza forzata imposta dal lockdown, ha fatto sentire il proprio carattere di dimensione essenziale, abbiamo promosso un progetto di riscoperta delle meraviglie dell’Appennino Tosco-Emiliano, giganti secolari dalle folte chiome in possesso di risposte a domande radicate nell’anima.
I camminatori, guidati da suoni e parole che fanno da eco alla voce del bosco, diventano quasi senza accorgersene pubblico di una rappresentazione frutto della combinazione di testi originali e brani di Ovidio, Tasso, Hesse, Shakespeare, Yeats, Gualtieri, Bertolucci.
Il legno del violoncello della italo-brasiliana Daniela Savoldi e la performance di danza corporea del mimo e danzatore Mauro Vizioli, guidato dalle coreografie di Hal Yamanouchi che si ispirano alla ritualità sacra con cui ancora oggi ci si avvicina in Giappone ai nostri verdi antenati, accompagnano i brani recitati da Gabriele Parrillo.
Il progetto è stato patrocinato e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e dai cinque Comuni coinvolti, e ha usufruito del sostegno di Chiesi, sponsor unico, e del patrocinio del Consorzio Kilometro Verde e Parma io ci sto!